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Il "Carmen miserabile" è una vibrante narrazione del flagello che turbò l'Europa nella prima metà del XIII secolo. Intorno al 1240 i mongoli si scatenarono contro l'Ungheria di Bela IV nella loro avanzata verso Occidente. Anche la Polonia e la Croazia furono aggredite dalle orde devastatrici che si spinsero a pochi chilometri dall'Italia, ma fu il regno magiaro ad assorbire l'urto maggiore, fungendo di fatto da "Stato cuscinetto" e preservando così il resto della christianitas. L'eccezionale testimonianza di Maestro Ruggero non costituisce soltanto un vivido resoconto dei fatti, ma offre l'immagine puntuale di una nobiltà ribelle e incostante, riottosa verso il potere centrale, sfacciata nelle pretese autonomistiche quanto disorganizzata nella rete di alleanze.